Struga

 
 

 

Struga

“Nessun’altra come Struga”

 

Questo insediamento viene menzionato come Struga dagli inizi del XI secolo. Nel corso del Medioevo fu un insediamento da pesca  molto noto ed un lungo periodo fu piccolo insediamento sulla riva del lago in cui la popolazione si occupava di pesca, allevamento e agricoltura.

Struga ottiene lo status di città verso la fine del XVI secolo (1591) nei documenti del delegato di Mletak a Costantinopoli, Lovro Bernard. Nel XVII secolo ottiene un grande valore commerciale, con bazar, mercato e grande fiera. Da questo periodo di sviluppo economico risale il proverbio “Nessun’altra come Struga”.

Verso la fine del XVII secolo, a causa dell’arrivo degli austriaci nei Balcani, lo sviluppo fu fermato, però a causa della posizione favorevole sulla Via Ignatia, Struga riuscì a mantenersi come una piccola città che verso la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo fu popolata da popolazione albanese nei piedi occidentali di Jablanica e la montagna Mokra.

 

 

Verso la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo fu una meta frequente di rapine dalle bande di Albania (kachaci). L’insicurezza fermò lo scambio commerciale. Nella metà del XIX secolo fu fermata la decadenza ulteriore dell’insediamento. Allora fu notata la prima migrazione di popolazione albanese e macedone verso la città.

La seconda metà del XIX secolo fu il periodo più glorioso di Struga. Oltre al commercio, fu sviluppato anche l’artigianato, da cui la lavorazione di ceramica fu uno dei mestieri più vecchi, poi esistevano anche dei sarti, calzolai, fornai  ed altri. Nella metà del XIX nella città, oltre scuola elementare, c’era anche liceo dove partecipavano i fratelli Kostantin e Dimitar Miladinovci. In questo periodo nella città vivevano circa 4 600 abitanti.

All’inizio del XX secolo la vita commerciale di Struga cominciò a declinare. La costruzione della frontiera con Albania nel 1912 fu molto sfavorevole perché le possibilità di commercio diminuivano.

Dopo la Seconda guerra mondiale, la città cresce continuamente: da 4 923 abitanti nel 1948 a circa 20 000 abitanti nel 2002. Oggi Struga è una città moderna con attività secondarie e terziarie sviluppate.

Nell’economia della città si dà grande importanza allo sviluppo del turismo. A nord-ovest, lungo il fiume Crn Drim, c’è una via verso Debar ed Albania, a nord-est si collega con Kichevo, Gostivar e Tetovo, e attraverso Ochrida, si collega con Resen, Bitola e Prilep.

 

 

Il lungofiume di Crn Drim  

Ideale per una passeggiata in pace e per godere il panorama bellissimo lungo l’acqua, sul lungomare di Crn Drim ci sono anche delle panche e delle ombre e le due parti del lungofiume sono collegate con tre ponti. Il lungofiume della parte orientale dall’efflusso del fiume dal lago si chiama “Sergej Esenin” e si trova vicino all’entrata della spiaggia della città. Su questa parte del lungomare, oltre quello di Esenin, si trovano anche i busti di Adam Mickjevic e Aco Shopov.

 

 

 

L’efflusso di Crn Drim  

L’acqua dal lago di Ochrida scorre attraverso il fiume Crn Drim, passando nel mezzo della città, nel Campo di Struga e nella gola, continua attraverso Albania ed entra nel Mar Adriatico. L’efflusso dell’acqua vicino all’albergo Drim è un’attrazione speciale per ogni visitatore di Struga.

 

Chiesa S. Gjorgji (1835)

S. Gjorgji rappresenta il Duomo della città nel centro di Struga. Fu costruita sul fondamenta di una chiesa più vecchia del XVI secolo. Contiene affreschi dalla fine del XIX secolo, però un vero patrimonio rappresenta la piccola galleria di icone dal XIII al XIX secolo, tra cui l’icona famosa di S.Gjorgji dipinta nel 1267. Lo scritto lungo sul retro dell’icona significa “Struga di Ocrida”.

 

Museo popolare Dott. Nikola Nezlobinski 

dal collezione personale a museo di mostre permanenti

Il Museo popolare a Struga fu fondato nel 1928 da parte di dott. Nikola Nezlobinski, immigrato romano, venuto a Struga dopo la Revoluzione russa negli anni 20 del secolo scorso. All’inizio fu aperto un departimento naturale-scientifico, con una collezione zoologica permanente composta della sua collezione personale che oggi è arricchita da diversi tipi di insetti, pesci ed animali dalla regione di Ochrida e Prespa. Nezlobinski e i suoi collaboratori impagliavano centinaia di insetti, uccelli ed animali che vivevano nei paludi nelle vicinanze di Struga. Molte di queste speci oggi non esistono più.

Più tardi, nel 1961 nel museo fu aperto un departimento archeologico in cui fu collocata una collezione di oggetti dalla preistoria al Medio Evo. Nel 1974 fu fondata la galleria d’arte Vangel Kodzoman, un artista famoso da Struga, con una mostra d’arte permanente. Il museo fa ricerche e colleziona materiali riguardanti la storia, l’archeologia, l’etnologia, la botanica e la zoologia. Vengono organizzati diverse esibizioni professionali ed artistiche. Il museo è un posto che deve essere visitato dai turisti e dagli studenti.

 

Casa memoriale dei fratelli Miladinovci 

ristrutturata sulle fondamenta della vecchia casa dei poeti famosi

La casa memoriale dei fratelli Dimitar e Kostantin Miladinovci si trova nel centro di Struga. È stata ristrutturata sul fondamenta della vecchia casa di Miladinovci. Vi si trovano materiali sulla vita e sulle opere di questi illustri educatori macedoni, vincitori del premio Corona d’oro della poesia. In onore dei suoi raggiungimenti poetici e collezioni di canzoni e detti popolari, oggi si svolge la manifestazione poetica nota “Notti della poesia di Struga” (Strushki vecheri na poezijata). La manifestazione tradizionalmente comincia con il poema indimenticabile “Brama per il sud” (“T’ga za jug”) di Kostantin Miladinov, scritta durante la sua permanenza a Mosca.

 

 

 

Kalishta

A cinque kilometri a sud-ovest da Struga, subito sulla costa del lago di Ochrida, in un ambito roccioso naturale si trova il monastero Natività della Madonna (Rozdenstvo na presveta Bogorodica), conosciuta tra il popolo come monastero di Kalishta. Nell’ambito del complesso fanno parte una chiesa di grotta e una chiesa nuova dedicate alla Natività della Madonna, la chiesa dedicata agli apostoli santi Petar e Pavle e la chiesa di grotta dedicata a S. Atanasij. La chiesa nuova fu ristrutturata nel 1977 e le fondamenta datano dal XIII secolo. Nel monastero ci sono dei monaci e una vita monacale attiva.

 

 

 

 

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